giovedì 30 settembre 2010

Tecniche di preparazione del pesce

Pesce affumicato
Tecnica di conservazione tra le più antiche. Sicuramente il pesce che si presta di più è il salmone.Famosi sono gli svedesi, che preparano il famoso Gravadlax, che si prepara così:
Affiancate 2 filetti di salmone non spellati in un contenitore di vetro. Mischiate 75 g di sale, 125 g di zucchero e 2 cucchiaini di pepe bianco e spargete sul pesce.Spolverizzate sopra abbondante aneto. Prendete un filetto e capovolgetelo sull'altro, con il lato della pelle verso l'alto. Coprite con carta stagnola e mettete sopra un peso.Tenete in frigo per 3 giorni, girando ogni 12 ore.
Per servire, separate i due filetti, tagliateli trasversalmente a fettine sottili, e servite con una salsa di senape e aneto...state pensando che questo salmone l'avete già mangiato?avete ragione, se siete stati almeno una volta all'Ikea!
Sapete che il pesce affumicato può essere lessato?Deve essere lessato nel latte,perchè questo servirà a liberare il pesce dal sale e ad addolcirne il sapore.

Pesce al vapore
normalmente si usa acqua, ma viene molto più gustoso se cotto a vapore sopra un brodo vegetale.
Il pesce è cotto quando è opaco dappertutto e la polpa si separa facilmente con una forchetta.Se è troppo cotto, sarà asciutto e si romperà a pezzi.

Il Pesce Spada...Arlecchino!


Come voi tutti sapete, il mio maritino adora il pesce spada, e io glielo cucino sempre molto molto volentieri...ieri sera ho optato per questa versione, che è una variante del modo in cui cucino la coda di rospo,ma così rende bene...di solito lo faccio al forno con un pesto di pomodori secchi, capperi e olive nere,ma ieri ne ero sprovvista...il marito apprezza sempre...

Ingredienti

2 bistecche di pesce spada

15 pomodorini a grappolo

150 g di olive nere

3 patate

aglio

prezzemolo

sale olio


1- Lavate i pomodorini; tagliateli in quarti. Sbucciate le patate, e tagliateli a tocchetti tutti uguali.

2- Raccogliete in una ciotola i pomodori, le patate, le olive nere; condite con olio, sale, aglio tritato e prezzemolo.

3-Disponete le fette di spada in una teglia, salate leggermente e versate sopra le verdure, condite ancora con un giro di olio e infornate a 220° per 20 minuti

Ma si può sempre correre?

scusate, amici, ma secondo voi, quanto vale la pena fare una vita sempre di corsa,schiacciata tra duecentomila cose da fare,tutte di corsa e tutte perfettamente,oltretutto?stamattina è stato un delirio...prima una conciliazione alla direzione provinciale del lavoro, poi tribunale, poi di corsissima in studio...mah,a volte penso che la qualità della vita, e dunque la tranquillità e la serenità, vengano prima di ogni possibile guadagno economico, no?ho visto che le mie fedelissime amiche hanno apprezzato la mia colazione...magari avessi tempo di farla così tutte le mattine, l'altro ieri ho dovuto lasciar perdere e scappare via ancora prima di riuscire a versare il caffè nella tazza!stasera altra lezione sul pesce, e altra ricettina niente male,sempre col pesce...a dopo

mercoledì 29 settembre 2010

Seconda settimana: il pesce

Scegliere il pesce fresco.
Ovviamente è molto più semplice capire la freschezza del pesce quando questo è intero;capirlo a occhio nudo da un trancio o da un filetto è complicato.
poche semplici regole:
1)Gli occhi devono essere umidi, lucenti e sporgenti.
2)Le branchie devono essere rosso vivo,intatte e senza secrezioni viscose.
3)Il corpo deve essere sodo,ben levigato e completamente rigido.
4) La pelle deve essere brillante e umida al tatto. I colori devono essere vivi.

Se dovete comprare pesce a tranci, assicuratevi che abbia un odore fresco e appaia umido, sodo e flessibile.
Domani vedremo i diversi metodi di cottura

Buona colazione...cornetti soffici soffici




Vi avevo detto che, anche se non ho postato, ho comunque cucinato...questo weekend abbiamo ospitato da noi un carissimo amico e collega di mio marito con la sua fidanzata, siamo stati molto contenti,e allora per la colazione ho preparato questi cornetti sofficissimi...non vi dico il profumo che invade la casa metre cuociono, è una meraviglia! provate...
Ingredienti

350 g di farina manitoba

350 g di farina 00

150 g di olio di semi

3 uova

190 ml di latte tiepido

1 cubetto e 1/2 di lievito di birra
100 g di zucchero
vanillina




1- Disponete a fontana le due farine; aggiungete lo zucchero, al centro le 3 uova e la vanillina;


2- Iniziate ad impastare battendo le uova, e poi unite a poco a poco il latte in cui avrete sciolto il lievito e l'olio, alternandoli.


3- impastate almeno una ventina di minuti, e mettete a lievitare nel forno spento.Io faccio lievitare tanto, almeno 3 ore.


4- stendete la pasta a cerchio, tagliate tanti triangoli e formate i cornetti. spennellateli con tuorlo battuto con un pò di latte, spolverizzate di zucchero e fate lievitare per almeno 1 ora.


5- Infornate a 200° per 25 minuti.




Sono molto morbidi, e si mantengono. io li conservo in una scatola di latta, e prima di mangiarli li scaldo qualche secondo al microonde...poi li imbottisco di nutella!Mio marito è un pò più salutista di me, e quindi mette la marmellata, ma tanto sono buoni anche vuoti...provate...

Non sono scomparsa...lavoro...lavoro...lavoro

sono indietro, lo so...stasera partono i nuovi appunti di cucina sul pesce,lo prometto...in realtà avevo postato tutto oggi nella pausa pranzo, ma purtroppo si è staccato il collegamento internet, non avevo salvato, e così...in questi giorni, anche se non ho postato, ho comunque cucinato,ho preparato per la colazione dei cornetti sofficissimi...e poi pesce,pesce, pesce...a stasera, promesso!

lunedì 27 settembre 2010

Da Ascoli Piceno con furore...rullo di tamburi...le VERE olive all'ascolana!



Non so quanti di voi conoscano questa bellissima cittadina delle marche, a metà tra montagna e mare,immersa in una vallata verde e rigogliosa,una cittadina ricca di storia,con la Piazza delPopolo che in tanti ci invidiano,il nostro salotto buono, e il mitico Caffè Meletti, quello dell'Anisetta, per intenderci...mio marito aggiungerebbe anche ( o forse lo direbbe come prima cosa?) che è la città dell'Ascoli Calcio, del presidentissimo Costantino Rozzi, che costruì un nuovo stadio per la prima promozione in serie A in soli 90 giorni...comunque, da noi si mangia molto molto bene, e sicuramente tanti di voi avranno sentito parlare delle olive all'ascolana, le olive fritte.
Ora, chiariamo subito che quelle che vedete surgelate nei vari supermercati d'Italia, grandi come polpette e chiamate olive ascolane non sono le nostre olive,ma una scarsa imitazione a livello industriale che può sembrare buona solo a chi non ha mai avuto la fortuna di mangiare quelle vere, fatte in casa.
Ebbene sì,questa ghiottoneria viene fatta a mano, in casa: non c'è massaia ascolana DOC che non dedichi tanti pomeriggi nell'anno a questa preparazione che è un rito, oltre che un lavoro certosino e anche faticoso...mia nonna dice sempre: un giorno intero per prepararle, due minuti per mangiarle! E' vero,vanno via che è una meraviglia!
E' una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, una di quelle preparazioni che coinvolgono mamme,figlie, nonne...è un appuntamento che coinvolge le donne di casa, un ripetersi di gesti sempre uguali e precisi...il risultato è eccezionale.
Importante sgombrare il campo da numerose leggende metropolitane che ho letto negli anni sia su quotati giornali di gastronomia sia girando su internet:
- nel ripieno la carne non è cruda, ma COTTA;
- nel ripieno non va nè mortadella, nè sugo di pomodoro, nè interiora, ma solo carne sceltissima di manzo, maiale e pollo in quantità diversa e proporzionale;
- l'oliva va denocciolata a mano con il coltello, girando attorno al nocciolo;
- è importante utilizzare l'Oliva Tenera Ascolana DOP.

Ingredienti
1 kg di olive tenere ascolane;
500 g di carne di manzo (polpa, magra e non nervosa)
300 g di filetto di maiale
200 g petto di pollo
200 g di burro
sedano, carota e cipolla
noce moscata
uova ( la quantità dovete valutarla al momento di legare l'impasto)
pane grattugiato
farina
sale
parmigiano (più ne mettete, meglio è)
vino bianco 1 bicchiere

1- denocciolate le olive, praticando un taglio all'oliva lungo il nocciolo e girando attorno ad esso con il coltello;
2- Sciogliete il burro in una casseruola dai bordi alti, versate la carne a pezzi, fate rosolare. Sfumate con il vino bianco, regolate di sale e pepe e aggiungete gli odori a pezzi. fate cuocere come se fosse uno spezzatino.
3- passate la carne al tritacarne, raccoglietela in una ciotola ampia e conditela con noce moscata e parmigiano,a vostro gusto. Legate l'impasto solo con i tuorli.
4- Raccogliete una nocciola di impasto, riempite l'oliva, stringendo bene in modo che l'oliva abbracci forte la carne, e poi passate l'oliva prima nella farina, poi negli albumi sbattuti ( impanando solo con gli albumi, durante la cottura l'impanatura non si creperà) e infine nel pan grattato,facendolo ben aderire, mi raccomando.

Detto così sembra facile, ma vi assicuro che è un lavoro molto lungo, anche perchè va farcita una oliva alla volta. per questo è un lavoro di squadra: c'è chi farcisce, chi passa nell'uovo e chi passa nel pane. Vi renderete conto da soli che, essendo un lavoro molto lungo, se ne preparano ogni volta grandi quantità, che poi si congelano e si tengono di scorta. Anche se fritte appena preparate sono sublimi, comunque anche da congelate la resa è fenomenale.Andranno fritte congelate, non bisogna farle decongelare. Non c'è casa ad Ascoli in cui non ci sia una scorta di olive...quante volte ho sentito mia nonn allarmata dire che "erano rimasti solo un centinaio di acini, è ora di rifarle"...guai a trovarsi senza...vedrete che già durante la frittura sprigionano quel sapore di buono, di oliva, di olio,di carne...è una golosità unica, secondo me...
Con questa ricetta ho deciso di partecipare al contest "Cibo bizzarro"...appena torno a casa metto la foto delle olive fritte e il banner del contest...intanto sognate!

Dalla scuola di cucina: crepes delicate al tartufo



Ciao amici,scrivo solo ora perchè è stato un weekend impegnativo, ma anche molto divertente. Ieri siamo stati ad un matrimonio di amici, ed è stato bello rivedere tanto colleghi di mio marito che ora, finita per tutti la specialità, sono in città diverse. Bel matrimonio,belli gli sposi, bello tutto! Abbiamo ospitato da noi un carissimo amico di mio marito con la sua fidanzata,entrambi vivono a Milano...è bello avere compagnia, soprattutto qui che sono spesso sola.
Allora, a conclusione del primo ciclo di appunti sulle tecniche di cucina ( stasera inizieremo il secondo ciclo sul pesce), venerdì sera, alla faccia di chi mi vuole male (avete presente quei discorsi malinconici di quando vi dicevo che con le persone comportarsi bene non paga?venerdì c'è stato uno sviluppo per me molto triste, ma tanto da certa gente uno non può aspettarsi altro!) ho preparato delle meravigliose crepes al tartufo...avevo proprio bisogno di preparare qualcosa di particolare, e infatti, povero marito mio, ha mangiato quasi alle 22...ma l'attesa è stata ripagata...almeno così ha detto.

Ingredienti
8 Crepes ( la dose della pastella la trovate nelle lezioni della scuola di cucina)
200 g di ricotta fresca
1 mozzarella
pasta di tartufo bianco
50 g di burro
50 g di farina
500 ml di latte
noce moscata
sale
pepe
parmigiano

1- preparate le crepes.
2- Per il ripieno, in una ciotola lavorate a crema la ricotta; unite la pasta di tartufo a piacere, a seconda del vostro gustoe il parmigiano grattugiato.
3- Spalmate su ogni crepe un pò di ricotta, mettete una fetta di mozzarella, completate con parmigiano e chiudete, dando la forma che preferite (io le ho chiuse a ventaglio).
4- Preparate la besciamella, partendo dal roux: fate sciogliere in un pentolino il burro, unite la farina e mescolate, ottenenedo un composto un pò granuloso. Aggiungete poco alla volta il latte caldo (serve a non abbattere drasticamente la temperatura del roux), sempre mescolando in modo da sciogliere bene eventuali grumi. regolate di sale e noce moscata, e fate cuocere, facendo sobbollire qualche minuto.
5- Distribuite qualche cucchiaiata di besciamella sul fondo di una pirofila foderata di carta da forno; adagiate le crepes, avendo cura di non sovrapporle,coprite con la besciamella e completate con parmigiano. Infornate a 200° per 15 minuti, volendo far fare una crosticina dorata potete passare la preparazione qualche minuto sotto il grill.

Hanno un sapore molto delicato. io le ho servite accompagnato da sformatini di spinaci monoporzione, che posterò nella sezione contorni...
Appena arrivo a casa metto le foto...baci!
Con questa ricetta partecipo al contest di Note di cioccolato!

sabato 25 settembre 2010

Le panne

Parliamo ora di panne.

PANNA
Il contenuto di grasso della panna indica la sua stabilità una volta scaldata e quanto è adatta ad essere montata: più è alto il contenuto di grasso più è stabile.
La doppia panna è la più adatta ad essere cotta, con il 48% di grasso bolle senza squagliarsi.
La panna da montare ha una percentuale di grasso del 35-39%.
La panna da cucina contiene circa il 24% di grasso.

CREME FRAICHE
panna leggermente acidula, non si squaglia durante la cottura. Si può preparare in casa mischiando 500 ml di latticello (latte senza grassi cui sono stati aggiunti dei batteri per renderlo cremoso e acidulo) o 500 ml di yogurt con 250 ml di doppia panna, e si scalda il tutto a bagnomaria. Versare il composto caldo in una ciotola di vetro e lasciate riposare per 6-8 ore.

CLOTTED CREAM
Panna densa gialla, specialità del West Country. Si mantiene in frigo per 5 giorni.
si prepara versando 600 ml di doppia panna in un tegame, e si scalda per 25-30 minuti finchè non è densa. Lasciate raffreddare finchè non è indurita e si è formata una crosta in superficie. Rimuovete la crosta con un cucchiaio; conservate la panna in frigo e buttate il liquido rimasto sul fondo.

PANNA ACIDA
Versate 1 cucchiaio di succo di limone in 250 ml di doppia panna. lasciate il composto a temperatura ambiente per 10-30 minuti o finchè non è denso. Coprite e tenete in frigo sino al momento di usarla.

La prima settimana di lezioni è finita. Domani posterò la mia ricetta riguardante questo argomento: aspetto le vostre! buona domenica a tutti!

I formaggi: caratteristiche e uso in cucina

eccomi con una nuova lezione della mia scuola di cucina...

FORMAGGI A PASTA MOLLE
Contengono alta percentuale di grasso e umidità, sono poco stagionati, cremosi e facili da spalmare. Devono risultare elastici al tatto e avere un profumo dolce e aromatico. la corsta deve essere tenera, uniformemente colorata e leggermente umida, con un aspetto farinoso.
Sono, tra gli altri, il Camembert, il brie, ilnostro Stracchino.

FORMAGGI A PASTA DURA
Spesso hanno un'alta percentuale di grassi, ma molto bassa di acqua. Hanno una lunga stagionatura e una consistenza che va dall'elastico al friabile.
Caratteristico è l'Emmenthal, che ha dei buchi dovuti a sacche di gas prodotte da batteri introdotti all'interno durante la fase di maturazione del formaggio.
La crosta non deve essere crepata nè sudata.

FORMAGGI FRESCHI
Formaggi non stagionati e senza crosta. devono essere bianchi morbidi, senza alcun segno di muffa.

FORMAGGI ERBORINATI
In essi viene introdotta una coltura di batteri che crea le caratteristiche venature blu-verdi. Scegliete quelli con una crosta dura e compatta, senza scolorimenti. Devono avere venature dappertutto.

Sciogliere il formaggio è operazione molto delicata:il formaggio va sciolto grattugiato, possibilmente a bagnomaria, evitando così che il formaggio si separi dal grasso.
Tipico piatto di formaggio fuso è la Fondue Svizzera.
Occorre mescolare 2 cucchiai di vino bianco secco con 1 cucchiaio di farina di granoturco. strofinate l'interno del recipiente ( possibilmente di terracotta o di ceramica, dal fondo pesante) con uno spicchio di aglio, versate dentro 450 ml di vino bianco secco. fate bollire e poi abbasstae. il fuoco. Versate 250 g di Emmenthal e 250 g di groviera grattugiati uno alla volta, mescolando bene ed aggiungendo il secondo solo quando il primo si sia sciolto. unite la farina e mescolate finchè non è denso e cremoso. regolate di sale, pepe e noce moscata. porzioni per 6 persone.

venerdì 24 settembre 2010

Muffin di Pizza


Tanto perchè mi piace avere sempre tante cose da stuzzicare, ieri sera ho preparato anche questi muffun pizzaioli...mi è venuto in mente guardando i miei stampi da muffin in silicone, e ho provato.
L'impasto è quello della pizza, ben lievitato.
Ho preso un pochino di impasto, circa 30 g, l'ho steso un pò con le mani in modo da avere un dischetto, e l'ho farcito con pomodorino tritato, mozzarella a cubetti conditi con olio, sale e origano. Ho richiuso il dischetto su se stesso, formando una pallina.
L'ho spennellata di olio, ho messo sopra un pomodorino, e ho lasciato lievitare ancora un pò, circa una mezz'ora già nello stampo. Ho infornato come la pizza.
Sono stati buoni...non vi dico la sorpresa di mio marito quando, mordendo, ha scoperto che erano ripieni...belli, buoni ed adatti ad una cena informale ed anche per un buffet!
Dopo le foto!

Una sera a cena davanti alla TV-2: c'è il posticipo...pizza e patatine!




ieri sera c'è stato il posticipo, e quindi nuova cena davanti alla tv...questo marito mio è proprio viziatello! Comunque, ieri ho fatto la pizza, i muffin di pizza ed anche le mitiche olive ascolane,cui dedicherò, mi sembra ovvio, un post a parte.
eravamo solo noi due,quindi non ne ho fatta molta (oddio, è comunque avanzata tanto da farci pranzo oggi), ma l'ho farcita in 4 modi diversi,perchè in cucina mi piace la varietà...mio marito ha detto che è stata una cena "Sfioziosetta e gustosissima"...queste sono soddisfazioni!
Vi metto le foto appena torno a casa dal lavoro,intanto ecco gli ingredienti e le farciture.

Ingredienti
Quando faccio la pizza io uso SEMPRE metà farina 00 e metà farina manitoba, o farina americana, la cosiddetta farina forte che, contenendo più glutine,aiuta molto la lievitazione.
Quando invece preparo la focaccia, uso solo farina manitoba,perchè mi piace bella gonfia e soffice.
Seguo la dose di 1 cubetto di lievito di birra per 500 g di farina,ma non so dirvi di preciso la quantità di acqua (tiepida!) e di olio, vado a occhio. Utilizzo sempre, come proporzioni, tre parti di acqua e una di olio. Aggiungo un cucchiaino di zucchero e sale solo una volta che ho impastato il lievito, e mi raccomando, MAI a contatto col lievito, se no il lievito...entra in sciopero.
Io adoro impastare, e impasto,impasto, impasto, fichè non sento che la pasta si gonfia un pò sotto le mani. poi la lascio lievitare in una ciotola, coperta da un canovaccio e nel forno spento, per circa 4 ore.

Farciture
Ieri sera ho preparato:
- Pizza fredda al salmone: ho cotto una base di pizza bianca, solo con olio e sale in superficie. Poi, l'ho farcita con fettine di salmone, insalatina tagliata a listarelle e salsa cocktail. L'ho tenuta in frigo sino al momento di servire.
- Pizza bianca Patate e menta: provate,un sapore fantastico. Ho steso la pizza, sempre sale e olio e poi ho messo sopra patate crude tagliate a fette non troppo sottili, sale,qualche fogliolina di menta e in forno. Tolta da forno, ho messo mozzarella fiordilatte e un filo d'olio.
- Pizza ai funghi: classica, con salsa di pomodoro condita (sale,olio e origano), funghi trifolati e in forno. A metà cottura ho aggiunto la mozzarella e ho finito la cottura.
- Pizza bianca pomodoro: ho steso la pizza, sale e olio, poi ho messo sopra pomodoro da insalata a fette, rosmarino, aglio tritato, sale e olio e in forno.

Per la cottura,ho la fortuna che anche questo mio forno qui a senigallia ha la funzione pizza, per cui fa tutto lui. in generale, la pizza ha bisogno di un fuoco molto alto all'inizio della cottura,in modo da dare impulso alla lievitazione, poi andrebbe abbassato per dare stabilità alla cottura. io direi che un forno a 250° all'inizio andarà bene.

giovedì 23 settembre 2010

Le omelette e le pastelle

Amici,
oggi parliamo delle omelette. L'omelette, nella cucina francese, è una frittatina soffice ripiegata a mezzaluna.Ma non in tutte le parti del mondo è così.
Per l'omelette francese, quella classica, usate 3 uova e 15 g di burro:avrete risultati ottimi.Le uova vanno battute leggermente, vanno salate e pepate,non devono essere battute a lungo, nè montante, altrimenti l'omelette sarà dura. Dovete versare le uova nel burro spumeggiante, e muovere la padella per avere una distribuzione uniforme del composto. Sollevate i bordi per far scivolare sotto le uova non ancora cotte, e poi inclinate la padella per far ripiegare su se stessa l'omelette.Aiutatevi con una forchetta,nessuno di noi è ancora Julia Child!

Soufflè di Omelette
Il soufflè di omelette si prepara separando i tuorli dagli albumi, montando questi ultimi a neve ferma e amalgamandoli ai tuorli sbattuti e salati. Normalmente, però, i soufflè di omelette sono dolci, e si amalgamano gli albumi ai tuorli montati con lo zucchero.Si cuoce in padella come una normale omelette.

L'Eggah
E' un tipico piatto persiano: è una omelette alta e compatta, cotta al forno e servita affettata o tagliata a quadratini. Possono essere lisce, preparate solo con un pò di spezie, o con verdure nell'impasto. Va cotta in forno a 170° per 20 minuti.

La Tortilla
Tipico piatto spagnolo.Le cipolle e le patate vanno fritte in almeno due dita di olio d'oliva, e poi vanno aggiunte le uova leggermente battute. La tortilla va capovolta da entrambi i lati.

La Frittata
E che dire della nostra frittata? Beh, secondo il Cordon Bleu la frittata è "una omelette spessa parzialmente cotta sul fuoco in una padella dal fondo pesante e poi passata sotto il grill del forno finchè non è ben rosolata". L'avreste mai detto che la frittata non si gira?Ebbene, è così.

LE PASTELLE
Forse la pastella più famosa e diffusa è quella francese per le crepes. gli chef francesi usano una padella speciale di ghisa, che conduce molto bene il calore. La dose del Cordon Bleu è : 125 g di farina, 1/2 cucchiaino di sale, 2 uova, 300 ml di latte. L'impasto deve riposare almeno 30 minuti, o meglio sarebbe tutta la notte! La dose è per 12 crepes.

Usando come ricetta base quella delle crepes, con variazioni sul tema possiamo preparare:
-Yorkshire puddings
Sostituite alla farina delle crepes la stessa dose di farina forte ( o farina 0 o farina manitoba), che avendo più glutine, renderà la preparazione più gonfia e più stabile. Sostituite a metà del latte la stessa quantità di acqua.Va cotta in forno, negli appositi stampini, a 220° per 25 minuti.
- Pancakes
I pancakes vanno cotti in una padella dal fondo spesso e pesante. Raddoppiate la dose della farina rispetto alla dose delle crepes per la stessa quantità di latte, 1-2 cucchiai di burro fuso, e 1-2 cucchiaini di lievito per dolci. vanno cotti finchè non sono dorati da entrambi i lati.

Metti una sera a cena davanti alla tv...c'è il campionato: tramezzino tricolore e tramezzino classico!




Allora, cari amici, una cosa non vi ho mai detto:mio marito è un calciofilo di prima categoria!Un appassionato vero,uno di quelli che segue il calcio indipendentemente dalla squadra per cui tifa,anche perchè la sua squadra del cuore, che poi è la squadra della nostra città d'origine e per vedere la quale fa l'abbonamento credo da sempre, milita in serie B...Ogni weekend si ripete sempre lo stesso rito, dal sabato alla domenica...prima lo studio per fare la formazione del fantacalcio-perchè, da vero calciofilo, fa anche questo!-poi lo stadio il sabato pomeriggio,poi l'anticipo delle 18 del sabato,poi l'anticipo delle 20.45 del sabato,poi le partite della domenica...insomma, il weekend è il suo regno!Io all'inizio, tanti tanti anni fa,un pò risentivo di tutto ciò,ma poi mi sono subito arresa:io non cederei mai se lui mi chiedesse di smettere di cucinare,di comprare libri,giornali di cucina,attrezzi e nuove pentole, e non potrei mai chiedergli di rinunciare alla sua passione!
E allora lo assecondo, e lo coccolo,anche in questo...ieri sera turno infrasettimanale di campionato, ed io che ho fatto?Ho preparato una cena sfiziosetta apparecchiando in salotto davanti alla TV...ciò significa che gli ho permesso di mangiare praticamente sul divano,perchè davanti abbiamo un tavolo grande ma basso, per cui...voi tutte, donne che leggete,sapete cosa significa per noi concedere un simile strappo alla regola...mia madre aveva sempre un coccolone quando io e mia sorella volevamo mangiare in sala:"Sporcate per terra!E il divano?Per carità, guai a voi se lo toccate con le mani sporche!"...insomma, quando ci si riusciva era una festa!Io non sono così rigida,mi piace godere di ogni parte della casa,tanto poi si pulirà...
Dopo tutta questa premessa,vi dico che ho preparato due tipi di tramezzini che noi personalmente adoriamo, e che sono adatti anche per un buffet.

Tramezzino tricolore (Visto su "Cotto & mangiato)-tramezzino a tre strati!
3 fette di pane al latte per tramezzini
2 pomodori da insalata
4 foglie di lattuga
6 fette di carpaccio di manzo
senape
latte
sale
olio

1- Scottate velocemente in padella il carpaccio di manzo, senza salare; lavare l'insalata, e tenere le foglie intere; lavate il pomodoro, e tagliatelo a fette di medio spessore.
2- Prendete una fetta di pane, spalmatela con un velo di senape. Coprite con due foglie di insalata, mettete sopra 3 fette di carpaccio, salatelo un pò, e completate con il pomodoro a fette, salate e versate qualche goccia di olio;
3- coprite con un'altra fetta di pane che avrete leggermente spennellato con un pò di latte, e ripetete lo strato:insalata,carne e pomodoro. Coprite con altro pane che avrete spalmato, nella parte a contatto con la farcia, con un velo di senape.
4- Tagliate il pane a metà, ottenendo due quadrati e poi ancora a metà diagonalmente, ottenendo do triangoli.
5- Passateli un paio di minuti sotto il grill del forno.


Tramezzino classico
2 fette di pane al latte per tramezzini
1 pomodoro da insalata
2 foglie di insalata
2 uova sode
1 scatoletta di tonno
maionese q.b.
sale

1- Lavate l'insalata, tenendo le foglie intere. lavate il pomodoro e tagliatelo a fette.
2- Rassodate le uova, seguendo le indicazioni della mia scuola di cucina!, sgusciatele e tagliate anch'esse a fette.
3- Sminuzzate il tonno in una ciotola con una forchetta, e amalgamatelo con un pò di maionese. Io non lo passo al mixer perchè mi piace che il tonno si senta,ma fate voi.
4- Assemblate ora il tramezzino: un velo di maionese sulla fetta, poi insalata, tonno, uova sode e completate con il pomodoro, salatelo un pò. Coprite con un'altra fetta di pane. Anche questo tagliatelo a metà e poi ancora a metà diagonalmente, in modo da avere 4 triangoli. Avvolgeteli nella pellicola e tenenteli in frigo sino al momento di servire.

Che ne dite? Appena arrivo a casa vi metto le foto.Stasera c'è il posticipo...altra cena davanti alla tv: stasera Fantasia di Pizza!

mercoledì 22 settembre 2010

Coda di rospo aromatica al forno


Amici, sapete che mio marito adora il pesce, in particolare il pesce spada e la coda di rospo, e questa ricetta l'ho preparata per il suo compleanno, ma non l'avevo più postata...E' un piatto molto veloce,perchè cuoce in forno in poco tempo (la coda di rospo ha una carne molto tenera), e in più cuoce insieme al contorno, quindi...


Ingredienti

2 code di rospo

25 pomodorini ciliegino

4 patate

aglio

prezzemolo

sale

pepe

olio

1 limone


1- Tagliate a fette il limone, e disponetelo a letto su una teglia foderata da carta forno.

2- Adagiatevi sopra le code di rospo pulite, salate e pepate.

3- Lavate i pomodorini, tagliateli a metà. Pelate le patate, tagliatele a cubetti e condite patate e pomodorini con aglio, prezzemolo, olio, sale e pepe.

4- Disponete patate e pomodorini sul pesce, condite con un giro d'olio e infornate a 200° per 20 minuti.

Buonissimo!

Cuocere le uova

Ciao amici carissimi!Scusate l'assenza di ieri,ma la giornata è stata terribile, e quindi...bè, meno male che oggi è un altro giorno, ed eccomi puntuale con la seconda lezione.

Uovo sodo
Ci sono due scuole di pensiero:mettere le uova in acqua fredda e mettere le uova in acqua calda. Secondo il Cordon Bleu mettere le uova in acqua calda, e precisamente al primo bollore, consente di calcolare in modo più esatto il tempo di cottura.
E' importante usare uova fresche e a temperatura ambiente, perchè il guscio delle uova appena tolte dal frigo potrebbe rompersi più facilmente.
Le uova devono sbbollire dai 6 ai 10 minuti. Immergetele subito in acqua fredda, questo serve ad evitare che il tuorlo diventi grigio, e poi sgusciate.

Uovo alla coque
L'uovo deve sobbollire per 3-4 minuti. Toglietelo dall'acqua e con il coltello tagliate la cima. Rimuovete la parte del guscio. Un perfetto uovo alla coque ha il rosso semiliquido e il bianco appena indurito.

Uovo in camicia
Serve una pentola bassa e larga. Aggiungete all'acqua che sobbolle un cucchiaio di aceto e un ramo di dragoncello. Non mettete sale. Quando l'acqua bolle, con un cucchiaio di legno girate velocemente l'acqua, in modo da creare un mulinello:in quel mulinello versate l'uovo,coprite con il coperchio e cuocete 3 minuti. Non potete capire quante uova ho buttato per imparare a farle in camicia, è complicato, ed infatti non lo faccio quasi mai!

Uova al forno
Forse non ci pensereste mai, ma le uova si possono cuocere anche al forno, e il risultato è notevole. Ovviamente vanno cotte a bagnomaria in forno, in questo modo: rompete le uova in cocottine individuali imburrate con 2 cucchiai di panna, sale e pepe. Le cocottine andranno adagiate in una pirofila riempita di acqua per metà, sul cui fondo avrete messo della carta da cucina:è importante per evitare che le uova cuociano troppo e che la porcellana si rompa. Questo è un metodo di cottura francese, provatelo.

Uova strapazzate
Il segreto per fare delle perfette uova strapazzate è cuocerle a fuoco basso mescolando pazientemente:solo così saranno morbide e cremose. Per due persone, contate 4 uova, 2 cucchiai di latte, sale e pepe. Mettete le uova in una ciotola con sale, pepe e la panna. battetele un minuto, giusto per amalgamare tuorlo e albume. Scaldate il burro in una padella e buttate le uova quando il burro fa la schiuma. Mescolate costantemente con un cucchiaio di legno per 5-6 minuti, poi per 1- 2 minuti fuori dal fuoco.

Uova fritte
Questa è una tecnica di cottura tipicamente francese, usata per le uova servite in croùtes. Scaldate 2 cm di olio di oliva in una padella prodofna, l'uovo deve essere molto caldo. Versate l'uovo, versategli sopra l'olio caldo e ripiegate il bianco sul rosso.Cuocete 1 minuto, raccogliendo l'uovo con la schiumarola.
L'uovo fritto è la base delle famose uova alla Escoffier: tagliate a metà 4 pomodori, e disponeteli in una teglia con la parte tagliata rivolta verso l'alto, salate e pepate. Mescolate 4 cucchiai di pan grattato con prezzemolo, scalogno tritato finemente e riempite i pomodori. Cuocete a 180° per 10 minuti Servite i pomodori con sopra le uova fritte.

Amici, domani parleremo dell'omelette e delle pastelle...a domani!

martedì 21 settembre 2010

scusate l'assenza

Amici, scusate l'assenza di oggi, ma è stata proprio una brutta giornata a lavoro...per fortuna sta per finire, poi stasera vi posterò la seconda lezione sulle uova...oggi è una di quelle giornate in cui, come dice una delle sorelle in pentola, Chiara Maci, vorrei mollare udienze, codici,colleghi e clienti per scegliere la felicità...e la farina,lo zucchero, le uova,il cioccolato...ma perchè dobbiamo essere relegati in ruoli che gli altri vogliono per noi?ho un titolo, è vero, ho studiato, e tanto, ma se questo lavoro non mi rende felice, ma perchè devo immolarmi?per rendere onore ai tanti anni passati sui libri?io vorrei rendere onore alla mia vita,quella dovrei onorare, vivendola appieno e con felicità...mah,non so proprio che fare...voi che dite?

lunedì 20 settembre 2010

Quando il marito torna a pranzo...spaghetti all'ortolana filanti


Carissimi,
vi avevo già detto che oggi mio marito è tornato a casa a pranzo. Per me è un evento,perchè lui a pranzo non torna mai, e quindi ho deciso di preparare un piatto di spaghetti super super golosi. In realtà il sughetto l'ho preparato ieri sera mentre lui gurdava la partita e io il mio Distretto di Polizia...mi piace cucinare e guardare la tv! Non pensate, è un piatto semplice, ma, proprio per questo, dà le sue soddisfazioni e fa la sua figura!

Ingredienti
300 g di funghi champignon
15 pomodori ciliegino
1 peperone giallo
1 piccola melanzana viola
1 piccola cipolla
1 spicchio d'aglio
1 mozzarella
prezzemolo
olio
sale

1- Pulite bene i funghi, tagliateli a fettine e trifolateli in una padella in cui avrete fatto scaldare lo spicchio d'aglio nell'olio. Regolate di sale e fate cuocere finchè non si sarà ritirata tutta l'acqua di vegetazione. Completate con prezzemolo e tenete da parte.
2- Lavate, mondate e tagliate poi a piccoli cubetti la melanzana e il peperone. Lavate i pomosorini e tagliateli a metà. Affettate la cipolla.
3- Mettete un giro d'olio in una padella adatta al salto della pasta, fate imbiondire la cipolla e mettete per primi i cubetti di peperone;fate cuocere qualche minuto, aiutandovi con qualche goccia d'acqua. Unite poi la melanzana e infine i pomodorini. regolate di sale (considerate però che alla fine andranno aggiunti i funghi, già salati), e fate cuocere a fuoco dolce e con il coperchio per una ventina di minuti.
4- Unite al sugo i funghi. tagliate a cubetti la mozzarella.
5- Lessate gli spaghetti, scolateli non troppo e saltateli nella padella con il sugo. Fuori dal fuoco, o direttamente nel piatto, come ho fatto io, aggiungete i cubetti di mozzarella, che si scioglieranno con il calore della pasta. Se vi piace, completate con parmigiano grattugiato.

Appena arrivo a casa dal lavoro vi metterò le foto, intanto ditemi cosa ne pensate!

Prima settimana : le uova

carissimi amici, apre oggi i battenti la mia Scuola di Cucina, che, come vi ho detto settimana scorsa, seguirà le pagine del mitico libro "Scuola di Cucina" della scuola del Cordon Bleu, quella di Julia Child...Io adoro questo genere di libri,mi piace ripassare tutte le tecniche, impararne di nuove...Questa settimana parliamo delle uova, dell'uso della panna e del formaggio in cucina.
Inizierei da alcune nozioni base.

Come riconoscere le uova fresche?
Ovviamente, controllate la data di scadenza sulla confezione, che mi sembra la soluzione più agevole! Il principio generale è che l'uovo più è vecchio più perde acqua dal guscio, per questo è molto efficace il trucchetto del bicchiere d'acqua: immergete un uovo in un bicchiere d'acqua:
- l'uovo fresco è pesante, perchè ha un alto contenuto d'acqua. Si adagia orizzontalmente sul fondo del bicchiere;
- con un uovo meno fresco, la minor presenza di acqua, e quindi la maggior presenza di aria all'interno farà galleggiare l'uovo nel bicchiere a testa in giù;
- un uovo molto vecchio galleggia sulla superficie dell'acqua, perchè non c'è acqua dentro, ma aria. Non va assolutamente usato.

Come conservare le uova?
Le uova vanno riposte in frigorifero appena comprate, nella loro confezione, lontane da cibi con odore forte. Preferibilmente, mettetele a testa in giù, in modo che il tuorlo resti al centro.
I bianchi separati dai rossi, o le uova intere sgusciate, devono essere conservate in contenitori sigillati. I bianchi durano 1 settimana, i rossi e le uova intere 2 giorni.
I cibi contenenti le uova crude (tipo il tiramisù) vanno consumati entro 2 giorni.
Le uova sode con il guscio durano 1 settimana.

Come montare gli albumi?
Per ottenere volume e stabilità, cioè una neve ben ferma, occorre che gli albumi siano a temperatura ambiente, e dunque tirateli fuori dal frigo almeno 1 ora prima di essere usati.
E' importante che l'albume sia pulito, nel senso che, durante l'operazione di separazione dal tuorlo, nessuna traccia, nemmeno piccolissima di questo, rimanga nell'albume, altrimenti questo non monterà.
Un pizzico di sale aiuterà a montare gli albumi più facilmente.

Cosa contengono le uova?
Le uova sono una fonte preziosa di proteine (un grosso uovo contiene il 12-15% della quantità giornaliera raccomandata agli adulti), e forniscono tutti gli amminoacidi essenziali al nostro organismo.
Contengono ferro, iodio e calcio, e le vitamine A,B,D,E e K, mentre manca la vitamina C.
Sono povere di calorie, circa 75 Kcal ognuna. Nonostante ogni uovo contenga circa 213 mg di colesterolo, il contenuto di grassi saturi è veramente basso.

Domani vedremo le diverse tecniche di cottura delle uova...fatemi sapere che ne pensate di questo primo assaggio di scuola...

E' Lunedì...

Cari amici, buona settimana a tutti! Oggi parte la Scuola di Cucina. Vi ricordo che questa settimana parleremo di Uova, Panna e Formaggi...non mancate, mi raccomando!
Nel weekend mi sono goduta la mia bellissima cucina Baltimora.Come?Semplicemente, sedendomi sulla panca intorno al tavolo, e sfogliando i numerosi libri e giornali della mia libreria di cucina...conoscete quella sensazione di benessere,di serenità,quando vi sentite appagate e in pace col mondo, sicure che niente di brutto vi potrà mai accadere?Ecco, io in cucina mi sento proprio così...
Volete sapere se la mia amarezza degli ultimi giorni della scorsa settimana è svanita? In fondo in fondo ne rimane ancora un pò, ma alla fine sapete cosa vi dico?A me nessuno potrà mai dire che non ci ho provato, che non tengo ad un'amicizia,perchè ho sempre fatto i salti mortali...adesso basta, i salti mortali li faccio per me e per le persone che mi vogliono veramente bene, in primisi mio marito...il resto, sinceramente, non merita nemmeno più una parola!

venerdì 17 settembre 2010

LA NICOISE A MODO MIO


Ieri è stata una giornata particolare, lo sapete...ieri sera, tornata a casa dal lavoro,avevo voglia di tagliuzzare,di fare qualcosa di ripetitivo che mi scaricasse...allora ho preso d'assalto delle verdure, ma che bello che in cucina tutto riporta sempre, tutto sempre viene:se una cosa la fai nel modo giusto,sicuro riesce...mica come con le persone,che anche quando ti comporti bene...sbagli!comunque, anche questo piatto è a modo mio,perchè non avevo i fagiolini e nemmeno le altre cose che vanno nella nicoise...ma era buonissima!


Ingredienti

1 peperone rosso

4 pomodori da insalata (io uso i camone, vedete voi)

1 piccola cipolla

200 g di olive nere denocciolate

2 uova

3 patate

sale

olio

aceto

prezzemolo


1- Mettete a rassodare le uova, facendole bollire circa 8 minuti; passatele sotto l'acqua e sgusciatele.Pelate le patate, lessatele tenendole al dente e tagliatele in pezzi abbastanza grandi.

2-Lavate i pomodori, e tagliateli in pezzi tutti uguali,non troppo piccoli.

3-Tagliate il peperone in falde, togliete i semi e i filamenti bianchi interni, e lavatele bene.

4-Tagliate le uova in quarti; affettate la cipolla.

5- Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola, tranne le uova. Condite con olio, sale, prezzemolo tritato e aceto.

6- Disponete l'insalata in un vassoio da portata e decorate con le uova sode...


Ricetta ben riuscita, il marito ha apprezzato. Potete arricchirla con dei crostini di pane...Buon weekend a tutti...ci si vede lunedì con la scuola di cucina!

Calendario Scuola di Cucina

- Lunedì 20 Settembre: durante tutta questa settimana ci dedicheremo alle preparazioni di base con Uova, Panne e Formaggi;
- Lunedì 27 Settembre: Pesci, Molluschi e Crostacei
- Lunedì 4 Ottobre: Carne
- Lunedì 11: Verdure e insalate
- lunedì 18: Legumi e Cereali
- Lunedì 25: Pasta
- Lunedì 1 Novembre: Salse e Condimenti
- Lunedì 8: Pane e paste lievitate
- Lunedì 15: Frutta
- Lunedì 22: Dessert
- Lunedì 29: Torte e Biscotti

Alla fine di ogni settimana realizzerò una ricetta tratta dal libro, e sarebbe carino che ciascuna do Voi inviasse una ricetta realtiva all'argomento della settimana,che ne dite?Lo so, dovrei fare un contest, ma non sono così pratica con il pc, e non so come riuscire a mettere il banner (?)...chiederò aiuto al mio cuginone...se qualcuna di voi può aiutarmi!

Novità da lunedì prossimo!

Ciao a tutti,amici! che soddisfazione vedere che i miei sostenitori crescono, sono proprio contenta...allora, da lunedì apre i battenti la mia "Scuola di Cucina"...vi avevo già scritto che sono una maniaca dei libri e delle riviste di cucina, ne ho a centinaia, dopotutto sono autodidatta!adoro girovagare in libreria, provo la stessa emozione di quando, da piccola, entravo in un negozio di giocattoli (volete la verità?in un negozio di giocattoli anche ora, alla veneranda età di 29 anni, appena posso entro e giro estasiata, solo che mio marito mi ha vietato di acquistare un'altra barbie, o un 'altra casa di barbie, o un'altra cucina di barbie- che è anch'essa una mania-ma questa è un'altra storia!Pensate che questa estate a Parigi, alle Galeries LaFayette mi sono precipitata al reparto giocattoli, FANTASTICO, e mi sono pure fatta riprendere da mio marito mentre toccavo tutte le Barbie!)...dunque, dicevo...ah, che uno dei primi acquisti da neo sposa è stato un libro di cucina, una cosa seria: Scuola di Cucina di Le Cordon Bleu, che tutti sapete cos'è, giusto?la scuola di cucina più famosa al mondo, quella di Julia Child, per intenderci...ogni settimana tratterò un argomento diverso, tratto dal libro, così ripasserò con voi tutte le tecniche di base, ok?vi sembra una buona idea?dopo elaboro un calendario delle lezioni, così potrete avere un elenco completo...a dopo!

giovedì 16 settembre 2010

Pasta alla Norma a modo mio


Cari amici, oggi l'ottimismo di questi ultimi giorni mi ha un pò abbandonato.E' stato scalzato via dall'amarezza di constatare che purtroppo non sempre fare il primo passo e passare sopra a tutto paga. io ho sempre fatto il primo passo, non ho mai portato rancore e ho sempre cercato di guardare avanti e ricucire ogni cosa, ma quando poi uno si scontra con la realtà...ci si deve arrendere a questa, non vedo alternative.
Come avrete capito oggi è una giornataccia, tanto che, tornata da lavoro, all'inizio non avevo nemmeno voglia di mangiare, nè tantomeno di cucinare...lo so, sembra strano anche a me, ed infatti questa diffusa apatia è durata poco.
E quindi sono andata al mercato, ho comprato una bella melanzana viola e un bel grappolone di pomodori pachino,e l'amarezza è scomparsa...ah, è proprio vero, non c'è altra cosa che mi rimetta al mondo come stare tra i fornelli. In cucina per me tutto è certo, sicuro, non ho mai brutte sorprese:so che le mie pentole,i miei attrezzi del mestiere, le mie ricette, i miei quaderni di cucina che scrivo dalle scuole medie non mi deluderanno mai...cascasse il mondo, nella mia cucina troverei sempre un rifugio sicuro, e accogliente...meno male. Io adoro le melanzane, in tutti i modi, e per consolarmi mi sono preparata un bel piatto di penne alla norma, a modo mio, nel senso che era tardi, e quindi non ho fritto i cubetti di melanzana, e poi non avevo la ricotta salata,ma mi sono immersa totalmente in quei gesti quasi rituali che conosco a memoria, e via via i brutti pensieri si allontanavano...

Ingredienti x 1 persona
1/2 melanzana viola di media grandezza
1 grappolo di pomodori pachino (circa 10-12)
1/4 di cipolla
1 cucchiaio di olio
sale
basilico

1- Lavate la melanzana, tagliatela a cubetti non troppo piccoli, cospargetela di sale e tenetela per 1 ora almeno a scolare (io oggi non avevo tempo, ma comunque le melanzane viola non sono troppo amare);
2- Affettate a velo la cipolla, e fatela soffriggere con l'olio in una padella; unite le melanzane.
3- Lavate i pomodori, tagliateli a metà e aggiungeteli nella padella. Correggete di sale e fate cuocere a fuoco dolce per 20 minuti, con il coperchio.
4- Scolate le penne e saltatele nel sughetto, aggiungendo basilico e parmigiano.

Mi sono seduta sul divano in salotto davanti alla tv, con il piatto di pasta sulle ginocchia...oggi ho mangiato così, come quando la mamma faceva un'eccezione e per premiarti per un bel voto a scuola ti faceva fare pranzo o merenda in salotto davanti al tuo cartone animato preferito...sarà che sono ancora bambina anche io,ma ero serena e contenta,perchè alla fine ho tutto quello che mi serve:un marito che adoro, una famiglia che mi vuole bene e una passione che mi rende serena...gli altri non mi servono!

mercoledì 15 settembre 2010

Penne alla puttanesca al mare


Cari amici, stasera vi posto un piatto che piace molto sia a me che a mio marito, che è amante del pesce spada.Ne faccio diverse versioni, una delle quali mi evoca un dolce ricordo:il nostro viaggio di nozze! Infatti, durante la nostra crociera nei mari del Nord e lungo i Fiordi Norvegesi, un giorno abbiamo scoperto, nell'immenso buffet del pranzo, un angolino in cui uno chef preparava delle meravigliose penne con melanzane e pesce spada...ricordo ancora come saltavano in padella in quel bellissimo wok di alluminio con fondo radiante (l'ho acquistato anche io, è perfetto per saltare la pasta, un giorno ve ne parlerò), come abbracciavano quel sughetto meraviglioso fatto di fresca salsa di pomodoro, cubetti di melanzane fritti (!) e cubetti pesce spada...ah, che bei ricordi!

Ieri sera, invece, ho optato per una sorta di "puttanesca" arricchita dal pesce.Provatela, non è niente male!Ed è una ricettina molto veloce, cosa che non guasta per noi, "donne senza servitù", come diceva Julia Child...Vi metto le dosi che ho utilizzato io per 2 persone, premettemdovi che mi piace la pasta ben condita, con abbondante sughetto...odio la pasta...asciutta!


Ingredienti

250 g di penne

2 cucchiai di olio

400 g di pomodorini pachino

1 bistecchina di pesce spada (circa 250 g)

5-6 capperi dissalati

150 g di olive nere

1 spicchio di aglio

sale

prezzemolo


1- Tritate finemente lo spicchio di aglio; tritate i capperi e fate rosolare entrambi con l'olio.

2- Tagliate a cubetti il pesce spada, e versatelo in padella. Fate rosolare qualche minuto.

3- Lavate i pomodorini e tagliateli a metà; aggiungeteli in padella, regolate di sale (con attenzione, perchè i capperi danno comunque sapidità) e fate cuocere con il coperchio una decina di minuti.

4- Lessate le penne; scolatele al dente e saltatele in padella nel sughetto, aggiungendo solo a questo punto le olive nere. Completate con prezzemolo tritato e servite.

I sogni son desideri...

Lo so, questo lo diceva Cenerentola...io non mi sento Cenerentola, nel senso che non sono tenuta sotto scacco da una matrigna perfida e da due sorellastre bruttissime, e poi la mia vita è già bella come una favola, ho anche il principe azzurro!Solo che, come credo ognuno di noi, anche io ho un sogno irrealizzato "chiuso in fondo al cuor"...la vita è strana, ti segna il percorso e tu lo segui, non chiedendoti mai se è quello giusto per te. Io credo che ciascuno dovrebbe seguire il proprio talento, le proprie inclinazioni, assecondarle, alimentarle, non fare quello che tutti si aspettano, ma quello che veramente ci fa sentire realizzati e in pace col mondo...vi scrivo questo perchè vi voglio incoraggiare a farlo...magari cominciando da piccole cose, ma non abbandonate i vostri sogni...dopo vi posterò una ricettina niente male!

martedì 14 settembre 2010

Cheesecake d'estate


Cari amici, vi posto la ricetta di questa cheesecake, che vi sembrerà strana perchè non richiede cottura, ma ho voluto tentare, e devo dire che l'esperimento è riuscito.io adoro il cheesecake, e ne provo sempre versioni nuove.Fatemi sapere se questa vi soddisfa...


Ingredienti

250 g di biscotti oro saiwa

100 g di burro fuso

160 g di Philadelphia

100 ml di panna fresca da montare

fragole per decorare



1- Tritate al mixer i biscotti secchi, amalgamateli con il burro fuso e preparate la base della torta achiacciando il compostro sul fondo ci una tortiera a cerchio apribile foderata di carta forno.

2- Montate la panna, ed amalgamatela al formaggio che avrete lavorato qualche minuto con un cucchiaio. Versate il composto nella tortiera, e tenete il frigo per almeno 3 ore.

3-Al momneto di servire, decorate con fragole a piacere.


Aspetto le vostre sensazioni. aggiungo che il giorno dopo aver scattato la foto, nel tagliare una fetta della torta ho avuto un flash: ho cosparso le fragole di topping al cioccolato...DIVINO!

lunedì 13 settembre 2010

Torta per il mio dottore


Cari amici, vi posto la foto della torta che ho preparato ieri per festeggiare il compleanno di mio marito...il mio maritozzo è medico, e quindi quest'anno ho optato per questa creazione che, devo dire, è stata realistica davvero...

vi posto anche la ricetta.La copertura è in pasta di zucchero, un composto malleabile come pongo,facilissimo da preparare...


Pan di spagna

6 uova

200 g di zucchero

200 g di farina 00

vaniglia

un pizzico di sale


Crema al mascarpone


500 g di mascarpone

2 uova

4 cucchiai di zucchero


Pasta di zucchero


6 g di gelatina

30 ml di acqua fredda

70 g di glucosio

16 g di burro a temperatura ambiente

450 g di zucchero a velo

PDZ

1- Mettete il foglio di gelatina in un pentolino con l'acqua fredda ed aspettare che benga assorbita tutta.mettete il pentolino in un bagnomaria che non deve mai bollire, e fate sciogliere la gelatina. unite il burro e il glucosio, e fate sciogliere.

2- mettete lo zucchero nel robot ed azionate, in modo da far sciogliere gli eventuali grumi. versate poi a filo il liquido freddo, ed azionate. il composto piano piano diventerà granuloso, tutto briciole:non vi preoccupate, trasferitelo sul piano da lavoro e lavoratelo, diventerà come pongo.

Avvolgete il panetto con pellicola, e tenetelo in dispensa per una notte.

Il panetto è così pronte per essere usato;è malleabile, può essere lavorato in ogni forma, e colorato con colori alimentari, per mia esperienza vi consiglio i colori in pasta.

Potete conservarlo in dispensa, se dovesse indurirsi basta passarlo qualche secondo al microonde.

Ho provato tante ricette di pasta di zucchero, ma questa che ho trovato su cookaround, mi sembra sia divittoria 48, è la migliore in assoluto.

ieri purtroppo non ho avuto tempo di fotografare i vari passaggi,ma appena potrò farò un post dedicato alla pdz!

Pan di Spagna

1- separate i tuorli dagli albumi, e montante i primi con lo zucchero. mo9ntateli a lungo,perchè, come sapete, nel pds non va il lievito, e quindi il segreto per farlo venire alto e soffice sta proprio nei tuorli...montateli finchè diventano bianchi e spumosi e, alzando il composto col cucchiaio, formano il famoso nastro.

2-montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale.

3- incorporate la farina, a cui avrete unito la vaniglia, ai tuorli, lentamente, dal basso verso l'alto e con una spatola, mai con la frusta (con la frusta rompereste le piccole camere d'aria che si sono formate, e il composto si smonterebbe), alternando cucchiaiate di farina a cucchiaiate di albumi, sino ad esaurimento degli ingredienti.

4- Versate in una teglia foderata con carta da forno, e infornate in forno statico a 180° per 30-40 minuti, dipende dal forno, ma non aprite lo sportello almeno per i primi 30 minuti.


Per la crema al mascarpone, separate i tuorli dagli albumi e montate i primi con lo zucchero.Montate a neve ferma gli albumi.Unite il mascarpone con una spatola ai tuorli, e amalgamate.Unire gli albumi, amalgamando con una spatola.


Tagliate a metà il pan di spagna, bagnate con caffè e farcite con la crema al mascarpone, lasciandone un paio di cucchiai da parte. ricomponete la torta, bagnate anche la parte superiore con caffè e poi spalmate tutta la torta, anche i lati, con la crema.








Dolce mattone-2

Vi posto una nuova versione dell'ormai famosissimo dolce mattone, attribuita alla preferita zia di mia madre.

45 biscotti oro saiwa
100 g burro morbido
3 cucchiai di zucchero
2 tuorli
3-4 cucchiai di cacao
caffè

1- Lavorare a crema il burro morbido; aggiungere lo zucchero e continuate a montare finchè aumenterà di volume;
2- Unire i due tuorli, e continuare a montare:il composto diventerà spumoso e aumenterà di volume, sia perchè continua ad incorporare aria sia per la presenza delle uova. Unite il cacao e mescolate dall'alto verso il basso, per non smontare il tutto.
3- Bagnate i biscotti nel caffè, e formate un primo strato (15 biscotti), coprite con una parte della crema e continuate a strati sino ad esaurimento degli ingredienti. Spolverizzate l'ultimo strato con cacao, e passate in frigo qualche ora prima di servire.

Questo dolce è poliedrico, in tutte le versioni merita che ci si affondi il cucchiaio...scegliete voi!

PRANZO COMPLEANNO MARITO

Ecco cosa ho preparato ieri per il pranzo per il compleanno di mio marito. Doveva essere un pranzo a buffet da fare in terrazza, poi, causa tempo incerto, abbiamo fatto in sala da pranzo un pranzo da seduti.Ve lo dico perchè si capisce dalla varietà delle preparazion i che non è un classico pranzo...
2 torte rustiche (uova,emmenthal,mozzarella e funghi-tonno,sottaceti,emmenthal)
1 panettone salato farcito da me
rustici di sfoglia (wurstel-prosciutto)
focaccia bianca con prosciutto tagliato a mano
olive all'ascolana (ovviamente,non mancano mai)
girelle di pan carrè
salmone marinato
cocktail di scampi
insalata di mare
lasagna al ragù
torta di mele
dolce mattone
torta di compleanno

OGGI SI RIPARTE!

cari amici, è stato un weekend impegnativo!ho fatto una bellissima festa a mio marito per il suo compleanno, nella nostra casa nella nostra città, con i parenti...un pranzo ben riuscito,con una torta che, modestia a parte, ha stupito tutti...poi ve la posto...sono molto stanca, ma oggi qualcosa è cambiato:oggi si riparte, con una nuova grinta e con la convinzione che nella vita "se vuoi, puoi"...niente è impossibile,basta guardare avanti con un nuovo spirito positivo, e guardare il bicchiere mezzo pieno, e non mezzo vuoto...lo so, sembra facile a dirsi, anche per me non è mai stato semplice, sono del segno del cancro, e quindi tendente alla malinconia...ma da oggi si cambia, amici...avete un sogno?realizzatelo,non abbandonatelo,impegnatevi,sacrificatevi, ma ce la farete...le difficoltà non mi piegheranno,e alla fine, saranno tutti fieri,e anche un pò invidiosi!

venerdì 10 settembre 2010

Gnocchetti scampetti e pomodorini


Per me e mio marito, che siamo due convinti fan di un buon piatto di pasta, il primo non può mai mancare. Ieri sera ho optato per gli gnocchi, che non amo quasi per niente, anzi, quando li mangio è perchè non posso proprio sottrarmi, ma mi sembrava carino usare questi gnocchi così piccolini, e quindi...il marito ha apprezzato...La preparazione è molto semplice.


INGREDIENTI

400 g di gnocchetti piccoli

15 pomodorini ciliegino

400 g di scampetti

olio evo

peperoncino

1 scalogno

sale

prezzemolo


1- Tritate finemente lo scalogno e fatelo imbiondire con l'olio e il peperoncino.

2- Togliete la testa a metà dei gamberi, e tenetele da parte. Schiacciate le teste direttamente nella padella, in modo da raccogliere gli umori che ci sono e che daranno sapore al sughetto. versate poi tutti gli scampi, e fate cuocere a fuoco vivo un paio di minuti.

3- Tagliate a metà i pomodori e aggiungeteli in padella, salate e pepate.Fate cuocere il tempo necessario a far appassire i pomodori.

4- Lessate in abbondante acqua salata gli gnocchi, e scolateli non appena vengono a galla. Saltateli in padella nel sughetto e completate on prezzemolo tritato.

Fantasia di mare


Come vi dicevo, ieri sera ho preparato una bella cenetta per il compleanno di mio marito.Ho cucinato il pesce, di nuovo, non perchè ne sono particolarmente amante, nè perchè sono monotona, ma semplicemente perchè il festeggiato ne è molto goloso. Mio marito adora gli antipasti di pesce, e quindi gli ho preparato un piatto misto molto invitante.


INGREDIENTI x 2

2 seppie grandi

400 g di gamberi

10 scampi

100 g di salmone tagliato a fette sottili

2 ostriche

3 pomodori camone (o altri da insalata)

1/2 cipolla rossa di tropea

salsa cocktail

succo di 1 limone

rucola

insalata cappuccia

salsa all'aceto balsamico

3 cucchiai di olio evo

prezzemolo

sale e pepe q.b.


1-Pulite le seppie, tagliatele a striscioline abbastanza sottili e lessatele in acqua bollente con qualche goccia di aceto. Dovranno cuocere per 20 min.Per farle restare tenere, fatele freddare nel liquido di cottura.

2- Sgusciate i gamberi, togliete il budellino nero e tuffateli in acqua bollente per non più di 2-3 minuti. Fateli scolare in modo che risultino asciutti.

3- Incidete i gamberi per la coda con le forbici, e tuffateli in acqua bollente per 4-5 min.

4- Lavate a tagliate i pomodori a cubetti piccoli; tagliate sottilmente la cipolla rossa. Lavate l'insalata, tenete da parte intere due belle foglie grandi, e tagliate le foglie interne a striscioline.

5- Mettete in una ciotola metà dei gamberi con le seppie e metà dei pomodori a cubetti; condite con olio e succo di limone salate e pepate.Aggiungete prezzemolo tritato, e ponete l'insalata di mare al centro del piatto.

6- Condite il resto dei gamberi con abbondante salsa cocktail. Metteli al centro della foglia di insalata, mettete sopra l'insalata tagliata e qualche goccia di olio evo.Spolverizzate con prezzemolo.Mettete il cocktail nel piatto.

7- Adagiate gli scampi nel piatto e conditeli con i restanti pomodori a cubetti conditi con cipolla, olio e limone.

8- Disponete nel piatto le fette di salmone, conditele con qualche goccia di olio, rucola tritata e glassa all'aceto balsamico.

9- Per le ostriche,io le ho semplicemente spruzzate di limone e pepe macinato al momento.

Ho servito l'antipasto in due piatti da portata a tema, li ho usati come piatti individuali. L'antipasto misto di mare servito così è molto scenografico...mio marito ha gradito tantissimo!

giovedì 9 settembre 2010

Cena compleanno marito

ANTIPASTO: Fantasia di mare - Insalata di mare, Cocktail di gamberi, Scampi alla catalana, salmone marinato, ostriche
PRIMO: Gnocchetti scampetti e pomodorini
SECONDO: Coda di rospo al forno al limone, con patate e pomodorini
DOLCE: Cheesecake d'estate

Oggi è un giorno speciale!

Cari amici, oggi è una giornata super, come si capisce dal titolo:è il trentaduesimo compleanno del mio adoratissimo e bellissimo marito, buon compleanno, tesoro! E' un giorno a cui tengo tantissimo, più che al mio, di compleanno, ed ho sempre organizzato qualcosa di speciale, per lui. Ci siamo sempre ritagliati una seratina speciale, in questo giorno, anche se difficilmente, negli anni passati, potevamo stare insieme in questa giornata, perchè lui era fuori,all'università o in specialità, e quindi festeggiavamo sempre nel week-end.Ma questo è il suo secondo compleanno che possiamo festeggiare il giorno in cui cade, e quindi stasera cenetta super- super; poi si replica domenica a casa nostra, con i parenti...penserete che ha dei festeggiamenti che durano giorni, come i reali?E' un pò cos', l'ho abituato bene, ma dopotutto, lui è il mio re, no?Ha preferito rimanere a cena a casa, e gustare quello che preparo io, e lo accontento volentieri.Pensate che al mio compleanno, a luglio, mi ha portato a cena da Uliassi qui a Senigallia, ristorante due stelle Michelin...sono proprio viziata!Il menù lo trovate nell'apposita sezione, a stasera per foto e ricette!

mercoledì 8 settembre 2010

Risotto alla crema di scampi

Questo risotto riscuote sempre molto successo, tanto è vero che l'ho preparato anche per la cena della scorsa Vigilia di Natale, un evento a cui tengo tantissimo e che inizio a organizzare da fine novembre...ma questa è un'altra storia, avremo modo di parlarne...Purtroppo la foto non è venuta bene, ve la posterò quando lo preparerò di nuovo.

Ingredienti per 4 persone

350 g di riso carnaroli
600 g di scampi
1,5 lt di acqua
1 costa di sedano
1 carota
1 cipolla
1 scalogno
30 g di burro
1 cucchiaio di olio evo
2 cucchiai di brandy
1 pomodoro non troppo maturo
sale e pepe q.b

Preparazione

1 Sgusciate le code di scampi, togliendo il budellino nero e tenendo da parte sia le teste che i gusci;
2 Preparate un soffritto con sedano, carota e cipolla, e fate rosolare il tutto con l'olio; aggiungete prima le teste degli scampi, schiacciandole con un cucchiaio di legno. Fate rosolare per qualche minuto. unite poi i gusci, coprite con acqua e portate a bollore, continuando a cuocere per una mezz'ora;
3 Fate sciogliere una noce di burro in una casseruola antiaderente, versate gli scampi sgusciati, alzate la fiamma e sfumare con il brandy; fate cuocere un paio di minuti, salate e pepate. trasferite le polpe così rosolate nel mixer, e frullate sino ad ottenere una crema omogenea, aiutandovi con qualche cucchiaio di brodo di pesce preparato;
4 Fate sciogliere il burro in una casseruola bassa e larga, adatta per cuocere il riso, e fatevi imbiondire lo scalogno tritato. Tostate il riso per qualche minuto, e poi procedete a cuocere il risotto normalmente, aggiungendo mano a mano il brodo, che dovrà essere sempre caldo, per non abbassare la temperatura del riso e arrestarne quindi la cottura.
5 Quando il riso è quasi giunto a cottura (circa due minuti prima del tempo prescritto), abbassate al minimo il fuoco e aggiungete la crema di scampi, mantecando. Spegnete il fuoco, e aggiungete il pomodoro che avrete privato dei semi e dell'acqua di vegetazione e tagliato in una piccola dadolata. Com pletate con prezzemolo.

Dolce Mattone


Vi avevo parlato già ieri di questo dolce, che mi ricorda la mia infanzia...mia mamma lo faceva spesso, e lo portavo alle feste di carnevale a scuola...ne ho un ricordo tenerissimo. ovviamente è ipercalorico,ma è un dolce!
INGREDIENTI
250g di oro saiwa
500 g di mascarpone
250 g di nutella
1 caffettiera da tre di caffè
cacao in polvere

Preparazione

1- Mescolate in una ciotola con un cucchiaio (io lo faccio con la spatola di silicone) il mascarpone con la Nutella, sino ad ottenere una crema morbida e comunque omogenea. correggete il sapore con qualche goccia di caffè.
2- rivestite uno stampo da plum-cake con della pellicola, facendola debordare da ogni lato.
3- passate velocemente i biscotti nel caffè, e foderate il fondo dello stampo; versate una parte della crema, e spolverizzate con cacao.
4- Procedete a strati, lasciando un pò della crema da parte. Chiudete all'interno dello stampo la pellicola, e ponete in frigorifero per un paio d'ore.
5- Al momento di servire, aprite i lembi della pellicola, e rovesciate lo stampo su un piatto da portata. Togliete la pellicola, spalmate la superfici del dolce con la crema tenuta da parte, spolverizzate con altro cacao e servite.

Esiste una variante di questo dolce che prevede l'uso del burro al posto del mascarpone:è molto buono, ma forse un tantino più calorico!

Zuppa cozze e vongole con pomodorini, zucchine e bruschetta


ieri sera ho preparato questo antipasto molto gustoso, a detta dei miei ospiti e di mio marito, perchè io non mangio molluschi, mi limito a cucinarli, visto che la mia metà ne è golosissimo

INGREDIENTI PER 3 PERSONE
600 g di vongole veraci
600 g di cozze
5 pomodori San marzano maturi
1 piccola zucchina
1 scalogno
3 cucchiai di olio evo
peperoncino
sale e pepe q.b.
prezzemolo
pane cotto a legna ( o comunque altro tipo con mollica compatta, adatto per bruschetta)

Preparazione
1- Lasciate le vongole a bagno in acqua salata per almeno 3 ore, avendo cura di scolarle dalla ciotola con un mestolo forato, in modo da non risollevare e smuovere la sabbia che si sarà depositata sul fondo, e sciacquarle sotto l'acqua corrente.
Pulite le cozze raschiando le impurità con un coltellino o con l'apposita spugnetta metallica, togliete ad ognuna il baffo e sciacquate anch'esse sotto l'acqua.
2- lavate i pomodori, incideteli e tuffateli per qualche minuto in acqua bollente; spellateli e tagliateli a cubetti non troppo piccoli.
Lavate la zucchina e grattugiatela con una grattugia a fori larghi.
3- Tritate lo scalogno; mettete a scaldare in una penstola dai bordi alti l'olio con il peperoncino, unite lo scalogno e, quando questo sarà biondo, unire le zucchine, facendole stufare per 3-4 minuti. Unite poi i pomodori, regolate di sale e fate cuocere a fuoco medio per 6-7 minuti.
4- Unite infine i molluschi, incoperchiate e fate cuocere finchè questi non si siano aperti.
regolate di pepe, spolverizzate di prezzemolo e servite su piatti da zuppa individuali con un paio di bruschette all'olio per ogni piatto.

Cena 7 settembre 2010

Oggi inauguro una nuova sezione del mio blog, in cui posterò i menù delle mie cene, dei miei pranzi e dei buffet che preparo da me. Per me, in passato, è stato utile leggere dei menù già pensati, per avere qualche idea anche sul numero di portate.
Antipasto: Zuppa di cozze e vongole con pomodorini, zucchina e bruschetta
Primo: Risotto alla crema di scampi
Secondo: Frittura di calamari, gamberi e verdurine
Dolci:Cornetti Goduriosi e Dolce Mattone

martedì 7 settembre 2010

Cena tra amici!

Carissimi lettori,stasera avrò a cena un amico e collega di mio marito con la sua fidanzata, e dunque sarò alle prese con una cenetta di pesce, anche perchè ora vivo in una città di mare,quindi...Stasera, come promesso a mio marito che dice che cucino sempre troppe portate, mi sono contenuta, e preparerò: zuppa di cozze e vongole con verdurine, risotto con crema di gamberi e un fritto di calamari e gamberi con verdurine.Il capitolo dolci vedrà protagonisti i miei cornetti alla Nutella, che ho postato ieri, e il "dolce mattone", un dolce che faaaaa spesso mia mamma, e che mi ricorda casa mia, quando ero piccola e c'era con noi Zia Titti, che non si era ancora trasferita a Roma. sapete quei dolci-novità, che quando hai la ricetta poi fai sempre quella, e la passi a parenti ed amici?Ecco, il dolce mattone è una di quelle ricette...il nome allude alla forma, che poi stasera posterò insieme alla ricetta, ma ovviamente anche all'apporto calorico...ma spero che nessuno di voi sia alla ricerca di un dolce leggero, vero?Ora sono a lavoro,mi sono avvantaggiata nelle preparazioni, per quello che si può, soprattutto in termini di pulizia pesce e preparazioni preliminari, nella pausa pranzo, ma stasera fotograferò tutto, prima che venga preso d'assalto, e vi posterò le ricette...a dopo!

lunedì 6 settembre 2010

Cornetti goduriosi


Sempre restando in tema di cornetti, questa volta vi posto una ricetta dolce goduriosissima, una vera delizia. Anche per questa ricetta devo ringraziare cookaround.com, mi sembra che fosse una ricetta dell'Arabafelice... Questi dolcetti non mancano mai nelle mie feste, e sono sempre molto richiesti da parenti e amici.


INGREDIENTI ( per circa 15-20 cornettini)


200 g di burro morbido

200 g di Philadelphia

200 g di farina


1-Disponete a fontana la farina, e mettere al centro il burro morbido e il formaggio. Impastare velocemente, in modo da non far sciogliere troppo il burro.

2- L'impasto va avvolto in carta argentata e riposto in frigo per almeno 1 ora, deve rassodarsi per bene, altrimenti non potrete lavorarlo.

3- Stendete l'impasto sul tavolo da lavoro dando una forma a disco, tagliate a raggiera tanti triangolini e porre alla base un cucchiaino di Nutella. Spennelate le punte dei triangolini con poco uovo battuto, e arrotolate partendo dalla base.

4- Soennelate i cornetti con uovo e infornate a 180° per 10 minuti circa,cuociono velocemente.

Fateli freddare e poi gustateli. Magari rimarrete un pò sospettosi riguardo l'udo di Philadelphia, ma vi assicuro che sono ottimi, croccanti ma allo stesso tempo morbidi: si sciolgono in bocca!
Si conservano benissimo in una scatola di latta, se dovesse capitarvi che avanzano!

Cornetti salati sofficissimi


Cari lettori,il weekend è passato velocemente,e tra una giornata di mare e visite a genitori e suoceri,non sono stata granchè nella mia casa, e non ho cucinato.Oggi voglio inserire la ricetta dei cornetti salati che preparo ogni volta che devo allestire un buffet.Sono soffici soffici, rimangono morbidi per un paio di giorni se avrete cura di conservarli in una scatola di latta, e si comportano bene anche se li congelate appena sfornati, dopo averli fatti freddare un pochino.Mantengono la loro fragranza,sono davvero sfiziosi.


INGREDEIENTI ( circa 30-35 cornetti)


500 g di farina (250 g 00+ 250 g manitoba)

200 g di acqua tiepida

50 g di latte tiepido

50 g di olio di girasole

15 g di sale

5 g di zucchero

1 cubetto di lievito di birra

spezie a piacere


Premetto che io per impastare utilizzo il mio adoratissimo Kenwood Chef, da quando me lo hanno regalato per il matrimonio, non l'ho più abbandonato, ma vi scrivo come facevo prima che lui facesse il suo ingresso nella mia vita!

1-Setacciate le due farine e disponetele a fontana sul vostro tavolo da lavoro. Spolverizzate sopra il sale. Sciogliete il cubetto di lievito di birra nell'acqua tiepida, mescolate con lo zucchero e fate sciogliere per bene.

2- Versate al centro della fontana l'acqua con il lievito e iniziate ad impastare, aggiungendo lentamente l'olio di girasole e il latte tiepido. Aggiungere spezie a piacere, io di solito metto l'origano. L'impasto va lavorato a lungo, in modo da renderlo molto elastico.

3- Formare una palla, riporla in una ciotola e lasciarla lievitare sino al raddoppio del volume (un paio d'ore andranno benissimo). Io metto l'impasto a riposare nel forno spento e con lo sportello chiuso.

4- Passato il tempo di lievitazione, riprendere l'impasto, sgonfiarlo e stenderlo a disco con il mattarello. Deve essere alto almeno 1/2 cm. Tagliare l'impasto a raggiera, in modo da avere tanti triangoli; inciderli alla base e arrotolarli, partendo proprio dalla base.

5- Disponete i cornetti su una teglia, spennellarli con poco latte e cospargerli con sale grosso. lasciarli riposare all'incirca 1 ora e infornarli a 200° per circa 12- a5 minuti, sino a quando saranno dorati in superficie.


Per gli impasti lievitati, sia dolci che salati,io utilizzo sempre farina 00 e farina manitoba, anche detta Farina Americana, che contiene una più alta percentuale di glutine, e dunque favorisce la lievitazione. Me lo hanno insegnato ad un corso di pasticceria che ho segutio nel lontano 2003 nella mia città.E' una farina detta "forte" proprio per questo motivo

Questi cornettini potete prepararli anche il giorno prima e conservarli avvolti da pellicola in una scatola di latta.

Io li farcisco con salsa di tonno o con salumi vari

Vi allego la foto dell'ultima volta che li ho preparati, per festeggiare la specializzazione di mio marito. Questa meravigliosa ricetta l'ho scoperta su un meraviglioso sito, che seguo e dal quale ho preso tantissimi spunti, cookaround.com.Mi sembra sia una ricetta di luxus, che ringrazio.

venerdì 3 settembre 2010

SEMPRE DI FRETTA!

capita anche a voi di tornare a casa tardi all'ora di pranzo e di avere al massimo 20 minuti per portare in tavola, se no vostro marito va a lavoro a digiuno?ecco, oggi è andata proprio così.veramente il venerdì prepara il pranzo il mio maritino, perchè va a lavoro di primo pomeriggio, e quindi quando torno a casa è tutto già pronto...(che bravo marito che ho!), ma oggi gli ho delegato una serie di incombenze varie in giro per uffici, e dunque non ha potuto cucinare.Allora di corsa ho messo l'acqua a bollire, e ho aperto il frigo:c'è sempre qualcosa per preparare un piatto di pasta, no?Volete sapere come ho condito le penne?con pasta di tartufo bianco, qualche cucchiaio di ricotta fresca, ho amalgamato con l'acqua di cottura della pasta (che lega bene tutte le salse e rende la pasta cremosa) e completato con parmigiano e....non ridete, vi prego...scamorza grattugiata...ne avevo avanzata un pezzettino ancora.Devo dire che è venuta proprio bene,gustosa, cremosa, filante...poi per essere un piatto nato in fretta con quello che avevo a portata di mano.dopotutto, tutti i più grandi piatti sono nati per caso o da errori culinari, giusto?ovviamente, data la fretta non ho fatto in tempo a fare la foto...stasera si torna a casa per il weekend, quindi domani vi posterò qualcosa dal mio regno ufficiale:la mia adoratissima cucina Baltimora, supe accessoriata, meravigliosa.La mia cucina meriterebbe un post tutto suo...lo avrà presto!ciao ciao!

giovedì 2 settembre 2010

la cena del riciclo!


come vi avevo già anticipato, in vista del weekend stasera cena per spazzolare il frigo, che si popola sempre di qualcosa di non finito:magari una zucchina troppo grande che non ci è servita tutta,del formaggio, affettati...a me rimangono sempre delle foglie di insalata, e non so perchè.

Comunque, ieri, nel preparare i pacchettini di manzo ho avanzato zucchine e scamorza grattugiate, che sicuramente non sarebbero sopravvissute sino a lunedì.Oggi a pranzo mi sono preparata un risottino ai funghi, esagerando però con le quantità, e quindi anche questo da reciclare.

Ho preparato quindi una bella frittata, che mio marito adora in ogni versione possibile e con qualsiasi ripieno immaginabile, con zucchine e scamorza (non vi spigherò come si fa una frittata, non sono pazza sino a questo punto!) e un tortino di riso fatto in padella: questo l'ho preparato mescolando al risotto avanzato e freddo un uovo, parmigiano e ancora scamorza grattugiata (era proprio grande, questa scamorza!), poi ho messo dell'olio in un padellino antiaderente e cotto il tortino come fosse una frittata...da entrambi i lati si è formata una crosticina dorata fantastica, e poi la scamorza resta filante più a lungo della mozzarella, mi è sembrato...proprio buono!

Non potevo però non preparare un contorno un pò più degno, e siccome nella mia città c'è tutti il giorno il mercato della frutta e della verdura (anche il sabato, e alcune bancarelle anche la domenica), facendo un giretto veloce tornando dal lavoro ho trovato dei funghi champignon freschissimi, davvero belli.

Tutti sapete che i funghi, per carità, non vanno lavati, nè tantomeno tenuti a bagno, altrimenti assorbono acqua e diventano flosci...li ho puliti con un panno umido, tolto tutto il terriccio e tagliati a fette sottilissime, un pizzico di sale, citronette (olio e succo di limone), prezzemolo e scaglie di grana...un'insalatina insolita ma molto gustosa e fresca, che pulisce il palato dalla frittata, che comunque è un pochino unta,no?

Mio marito ha apprezzato, e anche io, certo.

Oggi la giornata è stata pesante, adesso per rilassarmi un pò sfoglierò un libro che ho comprato appena arrivata qui, "Scuola di Cucina " della famosissima scuola "Le Cordon Bleu", quella in cui si è diplomata Julia Child...bella coincidenza, no?

JULIA CHILD

cari lettori...oggi è il terzo giorno del mio blog, e ancora nessun commento...chissà se qualcuno mi sta leggendo...io a pranzo sono sempre sola, perchè mio marito è sempre fuori.i giorni non sono tutti uguali, a volte mi piace stare sola, ma altre...mi sento sola, e siccome oggi è uno di quei giorni, ho deciso di crearmi un pò di compagnia, e dunque ho spento la tv e acceso il pc per vedere Julie and julia.L'ho visto tante volte,ma ogni volta è come se tornassi a casa, come se quella meravigliosa vita vissuta da julia child fosse un pò la mia.Parigi, per tanti la culla della gastronomia mondiale, la patria degli chef stellati.ci sono stata questa estate, e devo dire che mantiene quel fascino bohemienne che l'hanno sempre caratterizzata.è meraviglioso passeggiare e incontrare tutte quelle sognanti pasticcerie, arredate in stile liberty.E' tutto così accogliente! Potrei stare ore ed ore ad ammirare il bancone di una pasticceria, a guardare uno ad uno i dolci esposti, le decorazioni...quello è il mio habitat, il posto in cui mi sento a casa. Capita anche a voi?Io mi sento a casa in uno di quei negozi fornitissimi di attrezzi professionali da cucina, tra piatti, coltelli, bicchieri...potrei dilapidare il mio patrimonio (cioè, quello di mio marito!) in un negozio così, sicuramente più che in una gioielleria!Sicuramente mi dà più soddisfazione comprare e portare a casa una pistola spara biscotti o una macchina per fare la fontana di cioccolata (questa in realtà non ce l'ho...lancio una piccola idea per un prossimo regalo a qualcuno della mia famiglia) che un vestito...va bè,devo andare.

mercoledì 1 settembre 2010

pacchettini di manzo con patate tartufate


Cari lettori ( ma ci siete?!?), dopo una lunga giornata in ufficio, non c'è cosa più bella che tornare a casa e dedicarsi ai fornelli...perchè, come diceva Julie Powell nel mitico film "Julie and Julia", "dopo una giornata in cui tutto è imprevedibile, se mescoli cioccolato, tuorli d'uovo e zucchero sai con certezza che si addensano".Come per lei, anche per me la cucina è una certezza...un insieme di cose diverse e apparentemente estranee tra loro che daranno vita sicuramente a qualcosa di compiuto.Fantastico,no?

Allora, stasera ho preparato una cosa veloce:pacchettini di carpaccio ripieni con contorno di patate tartufate.Non fatevi ingannare dal nome, è una cosa semplice.

Prendete delle fettine di carpaccio di manzo, salatele molto leggermente e metteteci sopra mezza fettina di prosciutto crudo dolce, una manciata di zucchine tagliate a julienne, lasciate crude, e altrattanta scamorza grattugiata a fori larghi.

Chiudete a pacchetto con dello spago da cucina e passate velocemente i pacchetti nella farina, facendo cadere quella in eccesso.

Sciogliete una noce di burro in una padella; appena sarà chiaro adagiate nella padella i pacchettini, facendoli rosolare velocemente da tutti i lati.Sfumate con poco vino bianco, lasciate evaporare e cuocete a fuoco dolce per pochi minuti (il carpaccio è molto sottile, e il calore basterà anche a cuocere le zucchine e a far sciogliere la scamorza).

per il contorno, tagliate a fette spesse 1 cm delle patate. sciogliete in una padella del burro, versate le fette di patate e fatele cuocere a fuoco medio, salando verso la fine e sciogliendo nel fondo 1 cucchiaino di ottima pasta di tartufo (io ne ho utilizzata una al tartufo bianco acquistata ad una fiera, davvero buonissima!).

Vi sembrerà strano utilizzare il burro per cuocere le patate, ma verranno deliziose, con una crosticina dorata all'esterno e morbide all'interno. Ovviamente dovete utilizzare del burro di ottima qualità, adatto per le cotture ad alte temperature (in commercio ce ne sono di veramente validi), che non brucia e rilascia quel dolcissimo profumo di buono...

Vi allego anche una foto del piatto...come fotografa devo migliorare...

Alla fiera che c'è appena stata nella mia città ho acquistato un meraviglioso libro di RICETTE CON LA NUTELLA!SOLO NUTELLA...vi rendete conto?Quella goduriosa crema al cioccolato nella quale ognuno di noi ha almeno una volta nella vita (purtroppo, qualcuno anche npiù di una volta...)affondato il cucchiaio.Io adoro la Nutella, e inizierò molto presto a sperimentare ognuna dell 300 ricette che sono nel libro...avevo pensato di fare come Julie Powel, una ricetta al giorno tratta dal libro sulla nutella, ma poi ho pensato che potesse essere un pò pericoloso per la mia salute, e per quella di mio marito...ma sto preparando l'assalto al barattolo!
 

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